Un anno fa partivamo per andare a Torino, un viaggio in programma da anni, rimandato per dare la precedenza ad altre mete di vacanza. Ma Torino ce l'eravamo promessi, ci saremo andati assieme.
Il nostro ultimo viaggio.
Sapevamo tutti e quattro che sarebbe stata la nostra ultima vacanza felice; la sentenza di morte era già stata comunicata; quel brutto male che ti stava divorando velocemente.
Partimmo felici, incuranti del male, fingemmo che tutto era maledettamente normale; il tempo fu clemente, sia meterologico, sia il tuo fisico, visitammo il visitabile in tre giorni. Mangiammo il mangiabile e bevemmo il bevibile come se "non ci fosse un domani" perché sapevamo che domani non sarebbe arrivato; per vero.
Instancabili fra i giardini della Reggia Venaria, la collina di Superga, il Palazzo Reale, il Museo Egizio, la Mole Antonelliana e spritz-aperl come se piovesse.
Tu solitamente eri sempre l'apri pista, questa volta leggermente attardato con il fiato corto e noi senza far pesare nulla a rallentare il nostro passo. Insieme. Come sempre.
Io e te soli usciti da Pepino per prendere aria davanti a Palazzo Carignano e guardare le stelle e quel tuo improvviso "Pecà morir!" e io che rimango in silenzio, il mio cuore urla di dolore e il nodo alla gola mi strangola ricaccio giù le lacrime ingoiando il boccone più amaro della mia vita rispondendo "No se lasseremo miga come cani?".
- ora posso piangere tutte le lacrime che non ho potuto versare quel giorno, inondando la tastiera -
Rammarico solo la mancata gita sul Po, perché la signorina dell'agenzia sbagliò a dirci le date di navigazione e la Bagnacauda che avresti voluto assaggiare.
Ricordo i tuoi occhi di meraviglia davanti al Bucintoro e al Museo dell'automobile, perché fino all'ultimo si può godere di ciò che la vita ci offre, ricordo tante cose; ogni ricordo è una coltellata al cuore e d'altro canto una carezza all'anima. Un contrasto di dolore e gratitudine. Dolore perché mi manchi e gratitudine perché ho avuto la fortuna di dividere una parte della mia vita con te.
Ci manchi maledizione! Ci manchi da impazzire.
Brindiamo vecchio mio! 'Aùguri' ovunque tu sia.