La morte di un figlio è contro natura, quando accade la nostra mente non è predisposta alla perdita, soprattutto se accade all'inizio della vita, subito dopo il parto. Lo smarrimento è totale, si viene risucchiati in un vortice di emozioni che vanno dalla negazione alla disperazione.
L'equilibrio interiore si spezza e si viene travolti da un'onda di depressione.

Come una linea, che sigilla il "prima" e il "dopo", l'orizzonte è stato spazzato via per sempre.
Il tempo, diverso per ognuno di noi, è un buon terapeuta per elaborare il lutto. Ecco che l'autrice utilizza il suo tempo per descrivere sentimenti e stati d'animo, mettendoli nero su bianco attraverso la poesia.
Un percorso di elaborazione che non segue schemi prestabiliti, ma tocca tutte le emozioni dalla disperazione dei primi giorni, alla gratitudine e alla consapevolezza che sua figlia aveva scelto lei come madre e non avrebbe potuto avere dono più grande dalla vita.
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